lunedì 16 aprile 2012

Se domenica fai gol...


"La domenica prima di Natale '75 si giocò Roma-Sampdoria, all'Olimpico. Sugli spalti, nonostante la pioggia, c'erano 50 mila spettatori, quello romanista era il pubblico più caldo e generoso che avessi mai visto. Pochi minuti dopo l'inizio della partita, Cordova dal fondo mi lanciò un pallone magico: in area, riuscii a liberarmi del mio marcatore Zecchini, ma invece di spingere il pallone nella rete sampdoriana lo calciai con forza e schizzò fuori. Venni sommerso da un boato di fischi e insulti, avrei voluto scomparire dal campo, ero distrutto. Poco dopo, mentre Liedholm stava già facendo scaldare Pellegrini per sostituirmi, capitò un'azione simile a quella di prima, e questa volta non sbagliai: insaccai la palla all'incrocio dei pali. Il disastro diventò un trionfo, anche perché quel mio gol alla fine diede la vittoria alla Roma.
L'affetto della tifoseria giallorossa era eccezionale, anche verso i nuovi arrivati come ero io.
Mi chiamavano «Pedro», mi fermavano per strada, mi abbracciavano, mi facevano toccare i loro figli come se fossi stato Padre Pio. C'era un tipo che aveva sempre indosso la maglia romanista e durante gli allenamenti mi gridava: «A Pedro! Se domenica fai gol te faccio scopà mi moije!».

Una mattina Negrisolo, il nostro mediano, mi chiese di accompagnarlo a comprare della frutta da un grande tifoso giallorosso, che aveva il magazzino vicino ai mercati generali. Quando arrivammo là me lo presentò: era Massimo Cruciani, un quarantenne verace "romano de' Roma" che avevo già visto in ritiro. Cruciani veniva spesso a Grottaferrata, era in confidenza con tutti i giocatori. Anche perché, grazie a lui, riuscivamo a fare lo shopping nello spaccio del Vaticano. Nella cittadella del Papa c'era ogni ben di dio e costava tutto la metà. Non so se Cruciani fosse parente di qualche prelato, o se avesse qualche lasciapassare speciale: so che ci faceva entrare in Vaticano con i nostri macchinoni perfino a fare il pieno di benzina a un prezzo divino.
Un giorno, mentre mi accompagnava nella Città santa a fare lo shopping scontato, Cruciani mi disse: «Posso fatte avé un'udienza privata dar Papa... Nun sto scherzanno, te posso fà ricevere dar Papa». 
Ma a me del Papa non me ne fregava niente."

Nel Fango del dio pallone (2000) - Carlo Petrini

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