mercoledì 11 gennaio 2012

Il piede di Dios

                               Murales, Barcellona - Gennaio 2012 (foto axecolours.com)

«Sappiamo che la società sta diventando grigia e un po’ rozza, stato ideale per ricevere e assorbire i messaggi primari di quegli individui vincenti ma insensibili cha a forza di tenere i piedi piantati per terra non toccheranno mai il cielo con un dito. Nemmeno vincendo.
Quel messaggio che si definisce “pragmatico” è la strada più breve verso l’individualismo, l’assenza di solidarietà, gli ansiolitici. Ma soprattutto è falso. Esistere è assai più importante che vincere una partita di calcio. Il gioco serve a sentirsi almeno un po’ felici, per evadere dalle questioni serie, per fare amicizia; quel fondo di fascismo che si annida dietro la “filosofia del risultato” è tipico di gente che divide il mondo in dominatori e dominati, in ricchi e poveri, in bianchi e neri, in vincitori e vinti. Mi ripugna un simile messaggio e per contrastarlo mi sforzo di lottare. Anche quando alla mia squadra va tutto male e mi tocca perdere.»

"El miedo escénico y otras hierbas" - Jorge Valdano

http://www.corrieredellosport.it/calcio/calcio_estero/liga/2012/01/11-214995/Messi+come+Maradona%3F+A+Barcellona+%C3%A8+gi%C3%A0+%22D10S%22

http://blog.guerinsportivo.it/blog/2012/01/10/messi-ancora-dietro-a-pele/

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